A volte capita di salire su un aereo e aver paura di guardare dal finestrino, oppure, durante una vacanza in montagna, di non avere il coraggio di guardare giù da uno strapiombo, rinunciando ad uno splendido panorama. In molti la confondono con le vertigini, ma la paura delle altezze è un qualcosa di molto diverso, una condizione che ha a che fare con le fobie e che può essere trattata con l’aiuto di uno psicologo.
Oggi abbiamo il piacere di ospitare sulle pagine del nostro sito uno psicologo, il dottor Giorgio Ioimo, che esercita la sua professione nei suoi studi di Firenze e Torino, ed è specializzato nel trattamento dell’acrofobia, appunto la paura delle altezze. Sul suo sito potrete trovare ulteriori approfondimenti, e nel caso, mettervi in contatto con lui o prendere un appuntamento: https://giorgioioimo.com/acrofobia/
Cos’è la paura delle altezze?
“E’ la paura dei luoghi elevati, dell’affacciarsi sul vuoto. Chi ne soffre evita di osservare distanze troppo lontane dal suolo, come quando si guarda giù da un grattacielo o da un punto di osservazione, o ancora dalla cima di una montagna o dal finestrino di un aereo. Quando un paziente soffre di acrofobia, si manifestano sensazioni di angoscia, disagio e forte paura. I sintomi vanno dalla tachicardia alla difficoltà respiratoria, passando per sudori freddi e tremori.”
Come cura i suoi pazienti?
“La richiesta di una cura per l’acrofobia è scarsamente frequente, per il fatto che non ci sono limitazioni nelle altre sfere vitali del soggetto. In altre parole, chi ne soffre vive una vita completamente normale, al di là del fatto che ha problemi a guardare in basso! La cura comunque implica il ridurre a poco a poco la paura, ad esempio salendo le scale e guardando via via sempre più in basso. A volte utilizzo anche il metodo di rilassamento, insegnando ai miei pazienti il controllo della respirazione e la visualizzazione mentale, in modo che possano raggiungere uno stato di relax totale. Uso anche la terapia cognitivo-comportamentale, cercando di sostituire i pensieri negativi dei pazienti con quelli positivi.”
Si può guarire?
“Si, è possibile guarire dall’acrofobia, poichè questo disturbo dipende da una percezione spaziale errata. Da psicologo, il mio trattamento prevede l’esposizione del paziente alla situazione temuta, riducendo attraverso alcuni stratagemmi la distanza spaziale tra la persona e il suolo. Alcuni pazienti invece, dopo poche sedute, sviluppano una risposta ottima, e il fenomeno scompare spontaneamente.”
Quali sono le cause?
“Le cause dell’acrofobia, o paura delle altezze, sono tutte di natura psicologica. E’ una paura insita in chi ne soffre, che ha a che fare con il perdere il controllo del proprio corpo, e quindi perdere l’equilibrio e cadere di sotto. A volte tutto nasce da un’esperienza traumatica che il paziente ha avuto in passato, come traumi, incidenti o cadute, oppure altre volte si manifesta per via di un fattore evolutivo, in quanto è naturale per l’uomo avere paura delle altezze, ma in chi soffre di questo disturbo la paura è semplicemente più estrema.”
Quali sono le differenze con le vertigini?
“Vertigini e acrofobia sono due cose completamente diverse, anche se la conseguenza è la stessa, ossia chi ne soffre non può guardare verso il basso. Ma se con le vertigini il problema è più “strutturale”, ossia legato all’apparato vestibolare dell’orecchio, sede del senso dell’equilibrio, l’acrofobia è un disturbo psicologico, che può quindi essere curato con l’aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta.”
Come cambia la vita di chi soffre di acrofobia?
“Chi soffre di paura delle altezze conduce una vita del tutto normale. Sono persone che si alzano al mattino, accompagnano i figli a scuola, vanno a lavoro, escono con la famiglia per un gelato e vanno al cinema. Fanno tutto regolarmente, con l’unico limite di non potersi recare in luoghi troppo alti, o prendere ascensori a vista.”